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al testo di Abraxas
Come polvere di stelle
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Ricordi slabbrati del futuro. Sapori ed odori di un tempo non vissuto, come sentire il respiro dell'immaginazione e calpestare i sogni appesi alle nubi. Il fiume in piena delle emozioni è placato, c'è un lago che ombreggia al tramonto, una strada che s'inerpica verso il cielo stellato, un flusso di coscienza che inganna. Da qualche parte si può incontrare un bivio, forse è un volto di donna che sorride, il primo vagito di un neonato, un fiore sbocciato per caso su una terra arida. Lo seguirai, forse l'hai già fatto una volta e sei finito in un vicolo cieco o nella terra di nessuno. Succede quando il cuore accelera e il tempo procede a zig zag, capita se si segue il filo delle suggestioni e la ragione tace. C'è sempre una seconda chance, una vita da ribaltare in un attimo Anche quando il vento rallenta e il respiro diventa affannato, rifacendo a ritroso il cammino o saltando lo steccato con un ultimo balzo verso l'ignoto. C'è un muro di nebbia da forare prima d'incontrare la verità. Non siamo figli del caso, ma programmati per una vita di gioie e dolori, combinati e scomposti come in una trottola impazzita dal riflusso del tempo e dagli inganni della memoria. Diremo che abbiamo vissuto come polvere di stelle. Sabbia di una clessidra di lontane comete sospese nell'universo infinito.
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